Tuesday, December 28, 2010

By Marta Menegatti

La giovane azzurra del beach volley a fine anno torna con i ricordi alla doppia bella esperienza di fine anno. L'argento a Phuket e il giuramento con la divisa dell'Aeronautica Militare


Ciao a tutti!

Questa volta tocca a me raccontarvi nella maniera più avvincente possibile le ultime belle avventure trascorse dell'ultima parte dell'anno…

Premetto che essere qui a scrivere per me è un’impresa a dir poco ardua perché, come potrete vedere qui di seguito, non sono affatto brava con le parole ma vi assicuro che proverò a fare del mio meglio.

Dunque, da dove incominciare? Nella scorsa puntata la mia compagna Greta vi aveva lasciato nel momento in cui io e Vally (Valeria Rosso) eravamo impegnate nella tappa di Sanya in Cina, una delle tappe, a mio parere, più "impegnative" del circuito. Dovete sapere che in questo posto subentra quel lato primitivo che si nasconde dentro ognuno di noi in termini di comunicazione a gesti, in quanto l’inglese è una lingua ancora sconosciuta (pensavo di essere l'unica e invece...). Ma la cosa più drammatica, per non dire tragica, è il cibo.

Già il fatto di essere italiani non facilita le cose, se poi vi capitasse di vedere zampe di gallina sottovuoto nel reparto di un minimarket vicino a patatine, arachidi e snack vari vi posso garantire che non è affatto uno spettacolo simpatico.

Comunque, tralasciando questo aspetto (perché è meglio tralasciare), è stato un torneo veramente ricco di soddisfazioni in quanto nessuno di noi si sarebbe mai aspettato che saremmo arrivate a giocarci la partita per il quinto posto. Tutto sommato dunque, torneo più che positivo anche perché, grazie all’aiuto di Vale e all’enorme pazienza di Lis (il tecnico Lissandro Carvalho, ndr ), mi hanno convinta a sottopormi ad una seduta di agopuntura. Magari a voi la cosa non fa alcun effetto, ma, per quanto mi riguarda, essere riuscita a mettere da parte la mia paura degli aghi facendomene infilzare ben 7 sulla mia povera e indifesa spalla non è stato per niente facile, insomma un coraggio da leoni!

Detto questo, dopo più di 24 ore di viaggio (voi vi chiederete il perché, e io sto ancora cercando una risposta e nel frattempo lancio una frecciatina a Glauco, il nostro team manager) arriviamo nell’incantevole località di Phuket, in Thailandia per affrontare l’ultimo torneo della stagione. Diciamo che questo posto non ha nulla a che vedere con la Cina; in 2 parole: un paradiso! Spiagge incantevoli, mare stupendo, clima incredibile (anche se uno dei primi giorni di allenamento ho rischiato di perdere la mia compagna per un colpo di sole dovuto ad un caldo inaffrontabile!:-) ) per non parlare dell’hotel… un sogno!

Un ultima cosa da dire è che, come l’anno scorso, abbiamo pensato bene di dilettarci in uno shopping sfrenato nel cosiddetto "fake market" una sorta di enorme mercato proprio di fronte ai campi di gioco in cui si trova di tutto e di più: dalle magliette, alle scarpe, alle borse, agli occhiali (tutto ovviamente "tarocco") e chi più ne ha, più ne metta. Tutti, a mio parere dovrebbero provare almeno una volta nella vita ad addentrarsi in quella jungla ne uscirebbe esausto, anzi, oserei dire, stremato.

Di certo, è necessaria una bella parlantina per contrattare, due forzute spalle per riportare a casa i borsoni strapieni di roba e tanta (ma tanta) pazienza.

A parte questo, che dire, penso sia stato uno dei tornei che mi abbia gratificato di più in assoluto perché risalire interamente un tabellone perdenti non è cosa da poco e arrivare a conquistare un argento ad una tappa del campionato del mondo, lo potrete capire bene, è un’emozione indescrivibile. È stata una settimana davvero intensa dove penso di aver speso tutte le energie che avevo e che mai avrei pensato di avere, d’altronde ogni singola partita era come "vivere o morire" ed è solo grazie alla grande personalità della mia compagna, alla fiducia del mio allenatore e al sostegno di tutti i nostri fantastici supporters italiani e non (un sentito grazie a Rudy, al mitico Pippo, Laura, Giulia e Nico) che siamo riuscite a far emergere tutta la grinta, la determinazione e la cattiveria (sì, perché nel beach serve soprattutto questo) necessarie per arrivare fino in fondo.

Nessun pericolo, ho quasi finito. Ci tenevo a fare una piccola parentesi sul giuramento a cui io e Greta (Cicolari, ndr) abbiamo partecipato il 25 novembre scorso a Vigna di Valle (per chi non lo sapesse, circa un anno fa siamo entrate a far parte del Gruppo Sportivo Aeronautica Militare).

Come ben sapete, è un momento molto importante per un militare in quanto si giura fedeltà alla patria, alla Repubblica e alle sue Istituzioni. Termino col dirvi che, essendo la formula del giuramento molto toccante, ho dovuto trattenere la mia commozione proprio perché non ci si poteva assolutissimamente scomporre o distrarre. Potete ben immaginare che non è cosa da tutti i giorni impugnare un arma certo, a volte farebbe comodo quando qualcuno mi fa arrabbiare!

Concludo nella speranza di non avervi annoiato troppo, un saluto a tutti e alla prossima!

Ciaooooo e Buone feste a tutti.



source:volleyball.it

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